Una visita alla mostra «Villeggiatura» con artisti internazionali alla tenuta Cascina Gilli, specializzata nella rivalutazione di Freisa e Malvasia

“Il fascino della villeggiatura d’altri tempi si può trovare a poca distanza da Castelnuovo Don Bosco dove, in località Nevissano, tra colline verdeggianti, vigne e orizzonti che raccontano una storia antica, si trova Cascina Gilli.”

Una viilla padronale del ‘700 raffinatamente ristrutturata e oggi sede di una casa vinicola che si caratterizza per saper valorizzare vitigni storici come la Freisa e la Malvasia di Schierano, ma toccando anche Barbera e Nebbiolo. Un’avventura produttiva che si appresta a compiere 40 anni, grazie all’iniziativa di Gianni Vergnano.

Il fascino si accresce grazie a una ventata di arte internazionale con una mostra dal titolo programmatico «Villeggiatura», in cui vengono presentate le opere di quattro artisti di provenienze differenti, a cura della galleria d’arte «Nevven» di Göteborg in Svezia. Perché proprio dalla Svezia? Il motivo è semplice, titolare della galleria è Alina Vergnano, artista, che la dirige con Mattia Lullini. Con Cascina Gilli la collaborazione è stata avviata tre anni fa.

«Lavoriamo con artisti a metà della loro carriera – spiega Lullini – e con artisti emergenti internazionali. In questa esposizione abbiamo scelto artisti che fanno percorsi molto differenti, a volte in armonia a volte in contrasto con il territorio».

E aggiunge: «Abbiamo portato alcune opere di Olivia Sterling che si è laureata quest’anno al College of Art e propone opere di ispirazione pop in cui in considerazione delle sue origini giamaicane, mette in discussione l’integrazione, il razzismo, temi affrontati in modo non aggressivo ma divertente, che invita il visitatore a farsi domande. E c’è Anton Alvarez, scultore svedese di origini cilene che propone delle estrusioni di porcellana e ceramica che lavora con macchine gigantesche che si costruisce lui stesso».

Più intime le opere del belga Stevie Dix in cui temi della tradizione vengono rielaborati in senso contemporaneo. L’artista predilige colori terrosi, che si integrano alla perfezione con le pareti della sala degustazioni di Cascina Gilli dove sono esposte le opere. 

«L’artista più quotata e richiesta è la francese Anastasia Bay – prosegue Lullini – ispirandosi alle raffigurazioni mitologiche micenee ne offre una rilettura in chiave pop molto apprezzate in Europa, in Asia e negli Stati Uniti. Da una sua opera è stata realizzata un’etichetta per i vini di Cascina Gilli». E sottolinea: «Questo suggerisce che osservare l’arte è un’esperienza simile a quando ci si accosta al vino, qualcosa che può lasciare la possibilità di scoprire sempre cose nuove».

Sull’allestimento Alina Vergnano indica: «Abbiamo scelto l’interno per non limitare le potenzialità degli artisti, ma stiamo ancora scoprendo gli spazi della casa. Comunque è interessante lavorare con uno spazio non neutro, è qualcosa che “attiva” le opere: si creano connessioni in più oltre a quelle che si creano fra gli artisti».

Link all’intero articolo: https://www.lastampa.it/asti/2022/07/15/news/arte_e_vino_immersi_nel_fascino_delle_colline_di_castelnuovo_don_bosco-5446705/?fbclid=IwAR2VRCpmA0nh-UwTCNgE7AnAYZJZNfFhlNwmNtub0LrZv-WRfBnnpYD7cVQ