“Le mille bolle rosse che seducono e rinfrescano” La Repubblica

Spumantizzazione-mania: una seconda vita a base di perlage e freschezza per le uve a bacca rossa. L’esperto Lupetti: “La cucina è più leggera e il clima più caldo: questi cambiamenti favoriscono la preferenza i vini più freschi”

Accanto a un flûte di Champagne o a un calice di Prosecco, a un bicchiere di Cava o a un Asti Spumante, compaiono sulle tavole italiane sempre più spesso le “bollicine rosse”, versioni spumantizzate di vini rossi che fino a una decina di anni fa si conoscevano solo nella loro versione secca e ferma. A volte frutto di sperimentazioni un po’ estreme, spesso invece di riuscite vinificazioni, piacciono soprattutto ai più giovani ma anche ai bevitori meno abituali.

A Cascina Gilli sulle colline di Castelnuovo Don Bosco e Albugnano in provincia di Asti, patria del Freisa e dell’Albugnano DOC, dopo una lunga serie di sperimentazioni condotte sotto l’egida dell’enologo Giampiero Gerbi, nel 2019 debutta il primo spumante extra dry con uve rosse di Malvasia di Schierano 100%: “Abbiamo cominciato con 4 mila bottiglie, poi quest’anno incoraggiati dal feedback positivo dei clienti, siamo saliti a 6 mila” racconta Paolo Vergnano, proprietario dell’azienda di famiglia insieme al papà Gianni Vergnano. La Malvasia di Schierano è una pregiata varietà minore di Malvasia: “Era quasi estinta negli anni 80, mio padre ha recuperato alcune viti: oggi abbiamo circa 3 ettari di vigneto solo di questo tipo”. Lo spumante è un rosato, che profuma di frutti rossi, dal basso tenore zuccherino e buona acidità, molto equilibrato, con una fondamentale caratteristica: “Non tende mai all’amaro”. Perfetto con i gamberi e l’astice.

Per leggere l’articolo completo di Miriam Massone: https://www.repubblica.it/il-gusto/2021/06/23/news/bolle_rosse-307286533/